Miele di Manuka ❖ Vulvodinia.info
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- Aida Blanchett
Elena Tione Presidente VULVODINIA.INFO ONLUS - Qualifica professionale :
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Anno di nascita : 1977
Provincia di residenza : Roma
Comune : Roma
Storia personale : • LA MIA STORIA e la fondazione di VULVODINIA.INFO e VULVODINIA.INFO ONLUS
Anche quest'anno non dimenticarti delle oltre 4 milioni di italiane che soffrono di vulvodinia!
Il tuo 5 per Mille per 1 donna su 7 Codice Fiscale 97 82 56 90 585
• Non sono un medico.
Tutti i consigli vanno seguiti sotto la propria respons-abilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli e autorizzazioni può legalmente ed eticamente sostituirsi.
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VULVODINIA.INFO ONLUS non è e non può essere ritenuto in alcun modo responsabile dei contenuti dei messaggi presenti nel Forum, scritti e inviati autonomamente dagli Utenti sotto loro piena e totale respons-abilità.
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I gestori di VULVODINIA.INFO ONLUS non si assumono in alcun modo alcuna respons-abilità per eventuali danni derivati a persone e cose tramite i messaggi inseriti nel Forum.
Miele di Manuka ❖ Vulvodinia.info
Mar 30 Nov 2010, 14:45
Manuka (Leptospermum scoparium)
Il Leptospermum scoparium (Manuka o tea tree o semplicemente Leptospermum) della famiglia delle mirtacee è un arbusto o piccolo albero nativo della Nuova Zelanda e a sud-est dell'Australia. Si trova in tutta la Nuova Zelanda ma è particolarmente comune sulle asciutte coste orientali della North Island e South Island, in Australia e in Tasmania, Victoria e Nuovo Galles del Sud. Manuka (da Māori 'mānuka') è il nome utilizzato in Nuova Zelanda, e 'tea tree' è un nome comune in Australia e in misura minore anche in Nuova Zelanda. Questo nome derivava dal fatto che pare che il capitano Cook ne avesse utilizzate le foglie per farne del the. [1] Il nome comune "tea tree" è condiviso anche con i relativo Melaleuca albero d' Australia, il che che lascia supporre che sia stato utilizzato anch'esso per farne del the.
Si tratta di un arbusto molto prolifico ed è spesso una delle prime specie a rigenerare la terra dopo gli incendi. E' alto da 2 a 5 m ma può crescere sino a diventare un albero di notevoli dimensioni e raggiungere l'altezza di 15 m. E' un sempreverde,con ramificazioni fitte, e piccole foglie di 7-20 mm di lunghezza e 2-6 mm di larghezza, con una breve punta della colonna centrale.
I fiori sono di colore bianco, a volte rosa, 8-15 mm (raramente fino a 25 mm) di diametro, con cinque petali. Questa specie è spesso confusa con la specie strettamente collegate Kānuka - il modo più semplice per distinguere le due specie nel settore è di sentire il loro fogliame - le foglie di Manuka sono ruvide mentre quelle di Kanuka sono morbide. [2] Il legno è molto duro, ed è stato spesso utilizzato per la costruzione di utensìli.
Il miele che cura
Oltre ad essere un alimento straordinario una vera e propria riserva di vitamine del complesso�B, di minerali e di antiossidanti il miele è uno dei più antichi medicamenti tutt'ora in uso. May Berenbaum, entomologa presso l'Università dell'Illinois (USA), osserva:(Il miele è usato da secoli per curare diversi problemi di carattere medico come ferite, ustioni, cataratte, ulcere ed escoriazioni). Parlando del recente interesse per i poteri medicinali del miele, la CNN, una rete televisiva di informazione, ha riferito: "come medicazione da applicare alle ferite, il miele cadde in disgrazia quando durante la seconda guerra mondiale vennero prodotti gli antibiotici. Ma la ricerca attuale e l'aumento dei batteri resistenti agli antibiotici stanno facendo tornare in auge questo antico rimedio della medicina tradizionale. Per esempio, un campo di ricerca riguarda il trattamento delle ustioni. Si è notato che, quando si usava il miele nelle medicazioni, i pazienti guarivano più in fretta, soffrivano di meno e sulla pelle rimanevano meno cicatrici. Gli studi dimostrano che, per azione di un enzima che le api incorporano con il nettare, il miele ha leggere proprietà antimicrobiche e antibiotiche. Questo enzima produce perossido di idrogeno, che uccide i batteri nocivi. Si è riscontrato inoltre che, applicato localmente, il miele riduce l'infiammazione e favorisce la crescita di tessuto sano. Pertanto il biochimico neozelandese Peter Molan dice: <>. In Australia l'ente governativo che si occupa dei prodotti medicinali (Therapeutic Goods Administration) ha infatti approvato il miele come sostanza curativa; si sta immettendo sul mercato nazionale miele da usare per la medicazione delle ferite."
Il miele di Manuka
E' un miele preziosissimo ottenuto dalla Manuka (Leptospermum Scoparium); cespuglio che cresce spontaneo in zone rurali della Nuova Zelanda, a tutt'oggi immuni dall'inquinamento e dalle cui infiorescenze si ricava un miele puro biologico, dalla consistenza e dall'aroma unici, con un leggero profumo erbaceo. Fin dalla antichità questo miele è stato apprezzato per le esclusive e molteplici proprietà benefiche.Per secoli al miele è stata attribuita la capacità di avere effetti benefici sulla salute umana, qualità dovuta in gran parte all'attività enzimatica, sostanze naturalmente presenti nel miele.
Ricerche condotte dal Professor Peter Molan, biochimico dell'università di Waikato in Nuova Zelanda, attestano che il miele di Manuka presenta specifiche proprietà salutistiche non apprezzabili in nessun altra varietà di miele; in particolare viene esaltata la naturale attività antibatterica (13). Dalle prove sperimentali emerge come tale attività sia attribuibile in parte alla presenza del perossido di idrogeno, un antisettico naturale prodotto ad opera dell'enzima glucosio ossidasi durante la produzione del miele nell'arnia, ma sopratutto ed in maniera predominante ad un altro fattore, identificato dal Professor Molan e denominato UMF (12).Tale fattore è presente solo in alcuni mieli derivati da Leptospermum Scoparium. A tutt'oggi è noto che solo il miele di Manuka possiede questo fattore naturale antibatterico. Il fattore risulta essere stabile alla catalasi (enzimi presente nei tessuti e nel siero umano) che invece disattiva in parte il perossido di idrogeno; è proprio la perdita di perossido di idrogeno causata dalla esposizione alla catalasi che riduce l'attività antibatterica nel miele comune, il miele di Manuka è stabile al calore e non necessita di condizioni ambientali particolari per svolgere la propria attività. Uno studio svolto all'Otago University Hospital attesta l'efficacia del mile di Manuka nel contrastare lo sviluppo di un ampio range di batteri e funghi, quali lo Streptococcus pyogenes responsabile di farigotonsilliti, e lo l'Helicobater pylori responsabile dell'ulcera dello stomaco, e lo Stafilococco aureus (10) il più comune agente delle ferite infette.
Per evitare la possibilità di false dichiarazioni relative all'attività attribuita al miele di Manuka, i produttori del miele della Nuova Zelanda hanno registrato come marchio il fattore U M F (Unique Manuka Factor), il fattore U M F sta ad indicare il grado di attività antibatterica naturale del miele di Manuka; la presenza e la misura di questo fattore può essere determinata solo attraverso un test di labaratorio standardizzato messo a punto dal Professor Molan. Per classificare l'attività antibatterica del Miele di Manuka è stata paragonata l'attività di tale miele con soluzioni di fenolo. Ad esempio UMF 10 significa che l'attività antibatterica è pari a quella di una soluzione al 10% di Fenolo.
Il miele di Manuka grazie alle sue peculiari caratteristiche può essere usato favorevolmente come benefico supporto (8)(9) per affrontare il rigido periodo invernale, caratterizzato da comuni affezioni a carico dell'albero respiratorio e del cavo orale, influenze, malattie da raffreddamento (raffreddore). L'impiego del miele di Manuka rappresenta oggi un'importante ed esclusiva novità nel campo degli integratori alimentari, rivolti al benessere ed al sollievo delle vie respiratorie.
Bibliografia (8) P.C. Molan, Manuka honey as a medicine. Honey research Unit, University of waikato, hamilton, New Zealand. (9) A.Zumla, A.Lulat. Honey a remedy refdiscovered. Journal of the Royal of Medicine 1989. Vol.82; 384-385. (10)R.A.Cooper, P.C. Molan K G Harding. Antibacterial activity of Honey against strains of Staphilococcus aureus from infected wounds; R.Soc.Med. 1999 june; 92 (6); 283-285.(11) N.al Somal,K.E. Coley,P C Molan B M Hancock. Susceptibility of Helicobacter pylori to the antibacterical activity of Manuka honey. J R Soc Med. 1994 January;87 (1):9-12. (12) Molan P C, Russel K M. Non peroxide antibacterial activity in some. New Zealand honeys. ca Journal of apiculture reasearch; 27 (1) 62-67,15 ref. (13) Carr , Anitra C. therapeutic propiertes of Nwe zealand and Australian tea trees (Leptospermum and melaleuca). New Zealand Pharmacy. 18(2),29-31 Feb.1996.
Il Leptospermum scoparium (Manuka o tea tree o semplicemente Leptospermum) della famiglia delle mirtacee è un arbusto o piccolo albero nativo della Nuova Zelanda e a sud-est dell'Australia. Si trova in tutta la Nuova Zelanda ma è particolarmente comune sulle asciutte coste orientali della North Island e South Island, in Australia e in Tasmania, Victoria e Nuovo Galles del Sud. Manuka (da Māori 'mānuka') è il nome utilizzato in Nuova Zelanda, e 'tea tree' è un nome comune in Australia e in misura minore anche in Nuova Zelanda. Questo nome derivava dal fatto che pare che il capitano Cook ne avesse utilizzate le foglie per farne del the. [1] Il nome comune "tea tree" è condiviso anche con i relativo Melaleuca albero d' Australia, il che che lascia supporre che sia stato utilizzato anch'esso per farne del the.
Si tratta di un arbusto molto prolifico ed è spesso una delle prime specie a rigenerare la terra dopo gli incendi. E' alto da 2 a 5 m ma può crescere sino a diventare un albero di notevoli dimensioni e raggiungere l'altezza di 15 m. E' un sempreverde,con ramificazioni fitte, e piccole foglie di 7-20 mm di lunghezza e 2-6 mm di larghezza, con una breve punta della colonna centrale.
I fiori sono di colore bianco, a volte rosa, 8-15 mm (raramente fino a 25 mm) di diametro, con cinque petali. Questa specie è spesso confusa con la specie strettamente collegate Kānuka - il modo più semplice per distinguere le due specie nel settore è di sentire il loro fogliame - le foglie di Manuka sono ruvide mentre quelle di Kanuka sono morbide. [2] Il legno è molto duro, ed è stato spesso utilizzato per la costruzione di utensìli.
Il miele che cura
Oltre ad essere un alimento straordinario una vera e propria riserva di vitamine del complesso�B, di minerali e di antiossidanti il miele è uno dei più antichi medicamenti tutt'ora in uso. May Berenbaum, entomologa presso l'Università dell'Illinois (USA), osserva:(Il miele è usato da secoli per curare diversi problemi di carattere medico come ferite, ustioni, cataratte, ulcere ed escoriazioni). Parlando del recente interesse per i poteri medicinali del miele, la CNN, una rete televisiva di informazione, ha riferito: "come medicazione da applicare alle ferite, il miele cadde in disgrazia quando durante la seconda guerra mondiale vennero prodotti gli antibiotici. Ma la ricerca attuale e l'aumento dei batteri resistenti agli antibiotici stanno facendo tornare in auge questo antico rimedio della medicina tradizionale. Per esempio, un campo di ricerca riguarda il trattamento delle ustioni. Si è notato che, quando si usava il miele nelle medicazioni, i pazienti guarivano più in fretta, soffrivano di meno e sulla pelle rimanevano meno cicatrici. Gli studi dimostrano che, per azione di un enzima che le api incorporano con il nettare, il miele ha leggere proprietà antimicrobiche e antibiotiche. Questo enzima produce perossido di idrogeno, che uccide i batteri nocivi. Si è riscontrato inoltre che, applicato localmente, il miele riduce l'infiammazione e favorisce la crescita di tessuto sano. Pertanto il biochimico neozelandese Peter Molan dice: <>. In Australia l'ente governativo che si occupa dei prodotti medicinali (Therapeutic Goods Administration) ha infatti approvato il miele come sostanza curativa; si sta immettendo sul mercato nazionale miele da usare per la medicazione delle ferite."
Il miele di Manuka
E' un miele preziosissimo ottenuto dalla Manuka (Leptospermum Scoparium); cespuglio che cresce spontaneo in zone rurali della Nuova Zelanda, a tutt'oggi immuni dall'inquinamento e dalle cui infiorescenze si ricava un miele puro biologico, dalla consistenza e dall'aroma unici, con un leggero profumo erbaceo. Fin dalla antichità questo miele è stato apprezzato per le esclusive e molteplici proprietà benefiche.Per secoli al miele è stata attribuita la capacità di avere effetti benefici sulla salute umana, qualità dovuta in gran parte all'attività enzimatica, sostanze naturalmente presenti nel miele.
Ricerche condotte dal Professor Peter Molan, biochimico dell'università di Waikato in Nuova Zelanda, attestano che il miele di Manuka presenta specifiche proprietà salutistiche non apprezzabili in nessun altra varietà di miele; in particolare viene esaltata la naturale attività antibatterica (13). Dalle prove sperimentali emerge come tale attività sia attribuibile in parte alla presenza del perossido di idrogeno, un antisettico naturale prodotto ad opera dell'enzima glucosio ossidasi durante la produzione del miele nell'arnia, ma sopratutto ed in maniera predominante ad un altro fattore, identificato dal Professor Molan e denominato UMF (12).Tale fattore è presente solo in alcuni mieli derivati da Leptospermum Scoparium. A tutt'oggi è noto che solo il miele di Manuka possiede questo fattore naturale antibatterico. Il fattore risulta essere stabile alla catalasi (enzimi presente nei tessuti e nel siero umano) che invece disattiva in parte il perossido di idrogeno; è proprio la perdita di perossido di idrogeno causata dalla esposizione alla catalasi che riduce l'attività antibatterica nel miele comune, il miele di Manuka è stabile al calore e non necessita di condizioni ambientali particolari per svolgere la propria attività. Uno studio svolto all'Otago University Hospital attesta l'efficacia del mile di Manuka nel contrastare lo sviluppo di un ampio range di batteri e funghi, quali lo Streptococcus pyogenes responsabile di farigotonsilliti, e lo l'Helicobater pylori responsabile dell'ulcera dello stomaco, e lo Stafilococco aureus (10) il più comune agente delle ferite infette.
Per evitare la possibilità di false dichiarazioni relative all'attività attribuita al miele di Manuka, i produttori del miele della Nuova Zelanda hanno registrato come marchio il fattore U M F (Unique Manuka Factor), il fattore U M F sta ad indicare il grado di attività antibatterica naturale del miele di Manuka; la presenza e la misura di questo fattore può essere determinata solo attraverso un test di labaratorio standardizzato messo a punto dal Professor Molan. Per classificare l'attività antibatterica del Miele di Manuka è stata paragonata l'attività di tale miele con soluzioni di fenolo. Ad esempio UMF 10 significa che l'attività antibatterica è pari a quella di una soluzione al 10% di Fenolo.
Il miele di Manuka grazie alle sue peculiari caratteristiche può essere usato favorevolmente come benefico supporto (8)(9) per affrontare il rigido periodo invernale, caratterizzato da comuni affezioni a carico dell'albero respiratorio e del cavo orale, influenze, malattie da raffreddamento (raffreddore). L'impiego del miele di Manuka rappresenta oggi un'importante ed esclusiva novità nel campo degli integratori alimentari, rivolti al benessere ed al sollievo delle vie respiratorie.
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- Frens
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Re: Miele di Manuka ❖ Vulvodinia.info
Gio 13 Gen 2011, 23:42
mi sto documentando su questo miele
sembra davvero miracoloso, segnalo questo sito dove si può acquistare, rispetto quello di erboristeria è più conveniente se si superano i 100 euro di spesa non si pagano le spedizioni
Prodotti naturali, Alimenti biologici, Baobab, Aloe arborescens, Miele di Manuka, Sapone di Aleppo, fitoterapia, erboristeria online, olio di argan, cosmesi naturale, aromaterapia, vino biologico
a voi romane consiglio di unirvi e fare un ordine collettivo, pare che valga proprio la pena
sembra davvero miracoloso, segnalo questo sito dove si può acquistare, rispetto quello di erboristeria è più conveniente se si superano i 100 euro di spesa non si pagano le spedizioni
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a voi romane consiglio di unirvi e fare un ordine collettivo, pare che valga proprio la pena
- Aida Blanchett
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Re: Miele di Manuka ❖ Vulvodinia.info
Gio 13 Gen 2011, 23:45
grazie Frens!!!!
- Il miele ❖ Vulvodinia.info
- Cistite post - coitale detta "cistite da luna di miele" • VULVODINIA.INFO
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