Test Fibromialgia • VULVODINIA.INFO

Dom 27 Feb 2011, 01:52

FIBROMIALGIA test

Gentile Aida Blanchett,
RISULTATO DEL TEST: 20 punti
Da 0 a 7 punti
Fibromialgia,
chi è costei? La patologia ti è totalmente sconosciuta tanto che anche in presenza di sintomi come dolore muscolare diffuso e stanchezza cronica mai ti è venuto il dubbio che il problema potesse essere questo. Se i disturbi che accusi si sono cronicizzati e nessun esame ne ha evidenziato le cause, parlane con il tuo medico curante: una visita accurata chiarirà ogni dubbio.

Da 8 a 14 punti
Punteggio
sufficiente: se interrogata sapresti dire cosa sia la fibromialgia e come si manifesti. Ma poco sai delle strategie per attenuarne i sintomi. Se hai a che fare con questa patologia non buttarti giù ma parlane prontamente con il tuo medico curante: saprà suggerirti farmaci e rimedi per tenere a bada il problema.

Da 15 a 20 punti
Ottima prova: fai parte di quel piccolo campione che sulla fibromialgia non viene preso in contropiede. Probabilmente perché hai a che fare in prima persona con la patologia. Se qualche volta cedi allo sconforto perché dolori e stanchezza ti sembrano insopportabili ricorda che stretching e tecniche di rilassamento aiutano ad allentare la tensione e servono a evitare che i disturbi si accentuino. Colpisce due milioni di persone solo in Italia, quasi tutte donne in età adulta (con picchi verso i 25-35 e 45-55 anni). Ma la fibromialgia resta una malattia poco conosciuta. E spesso viene scambiata per una forma reumatica, perché il sintomo più evidente sono dolori diffusi a livello muscolo-scheletrico. Definita "malattia invisibile" perché dalla visita e dagli esami del sangue risulta tutto normale, la fibromialgia non è una forma di artrite e non causa deformità delle strutture articolari; viene classificata nel gruppo dei reumatismi extra-articolari. Il problema è che spesso confonde anche gli stessi medici, poiché alcuni dei suoi sintomi possono essere riscontrati in altre condizioni cliniche. Così succede che venga diagnosticata tardi, quando i dolori diventano insopportabili e arrivano a rendere difficile affrontare anche i normali compiti quotidiani.La causa della fibromialgia non è nota: si pensa che alla base della sindrome possa esserci un'alterazione dei neurotrasmettitori, cioè di quelle sostanze fondamentali nella comunicazione tra le cellule nervose, con conseguente iperattività del sistema nervoso neurovegetativo. La patologia si manifesta con dolore muscolare cronico diffuso associato a rigidità, formicolii, disturbi dell'umore e del sonno, cefalea, astenia, affaticamento intenso. Ma sono molti gli elementi che possono influenzare la percezione dei sintomi del paziente: stress, contatto con ambienti umidi o freddi, sbalzi ormonali. Non vi è alcun esame di laboratorio o radiologico che possa diagnosticare la fibromialgia.
La diagnosi dipende principalmente dai sintomi che il paziente riferisce (a esempio dolore perdurante da almeno 3 mesi). Esiste però un esame particolare che la maggior parte dei reumatologi è in grado di fare: è quello dei cosiddetti tender points. In pratica, lo specialista esercita delle pressioni con le dita in 18 punti precisi del corpo, sia a destra sia a sinistra (per esempio all'altezza delle spalle, del collo e dei gomiti); se almeno 11 fanno male è probabile che il paziente soffra di fibromialgia. Premesso che con le cure è possibile tenere sotto controllo la malattia ma non debellarla del tutto, alcuni farmaci sono tuttavia in grado di abbattere il dolore e migliorare la qualità del sonno (e della vita). Si tratta di miorilassanti e antidepressivi (sia triciclici sia inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina SSRI). I cortisonici sono inefficaci, gli antinfiammatori classici utilizzati per trattare molte patologie reumatiche spesso non bastano. In molti casi, invece, funzionano bene il Tramadolo, un oppiaceo, o il Pregabalin, un anti-epilettico che influisce sulla trasmissione nervosa del dolore. La verità è che la fibromialgia deve essere attaccata su piu' fronti, con costanza: sono infatti fondamentali, oltre all'approccio farmacologico, quello psicologico e quello fisico. Ecco perché è importante mettere in pratica tutte queste strategie per attenuare i sintomi:
- fare regolarmente un po' di stretching per distendere i muscoli dolenti- svolgere un'attività fisica moderata e costante (nuoto, passeggiate, acqua gym e bicicletta)- evitare di soggiornare in ambienti molto freddi
-parlare con il proprio medico curante della possibilità di instaurare una terapia farmacologica a base di miorilassanti e antidepressivi- valutare la possibilità di frequentare un gruppo di auto-aiuto.

Per fare il test: www.testsalute.it/test/102/FIBROMIALGIA.html