- Aida Blanchett
Elena Tione Presidente VULVODINIA.INFO ONLUS - Qualifica professionale :
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Anno di nascita : 1977
Provincia di residenza : Roma
Comune : Roma
Storia personale : • LA MIA STORIA e la fondazione di VULVODINIA.INFO e VULVODINIA.INFO ONLUS
Anche quest'anno non dimenticarti delle oltre 4 milioni di italiane che soffrono di vulvodinia!
Il tuo 5 per Mille per 1 donna su 7 Codice Fiscale 97 82 56 90 585
• Non sono un medico.
Tutti i consigli vanno seguiti sotto la propria respons-abilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli e autorizzazioni può legalmente ed eticamente sostituirsi.
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VULVODINIA.INFO ONLUS non è e non può essere ritenuto in alcun modo responsabile dei contenuti dei messaggi presenti nel Forum, scritti e inviati autonomamente dagli Utenti sotto loro piena e totale respons-abilità.
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VULVODINIA.INFO ONLUS si riserva la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di eliminare/modificare dal Forum i post aventi contenuto illegittimo, illegale o comunque lesivo di altrui diritti e dei contenuti ritenuti non in linea con il Regolamento completo e aggiornato della comunità.
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Vaginite aerobica • VULVODINIA.INFO
Mar 26 Ott 2010, 18:23
Vaginite aerobica
Fino al 2002 le infezioni genitali venivano suddivise in 3 classi: malattie sessualmente trasmesse, vaginosi batteriche e vaginosi specifiche ( da candida o da trichomonas). Le infezioni causate da batteri aerobi, che rappresentano circa il 30% delle infezioni vaginali, erano classificate come “vaginosi aspecifiche” o come “flora intermedia”, “flora mista”, o ancora come “altre infezioni”, considerando queste infezioni una forma di passaggio tra la flora vaginale normale e la vaginosi, in base a lla vecchia classificazione di Gardner e Dukes in voga dal 1955 (!!).
Nel 2002 Donder introdusse una nuova classificazione che relegava il termine di vaginosi alle sole infezioni provocate da un aumento della flora batterica anaerobia ed introdusse il termine di vaginite aerobica inserendo in tale categoria tutte le infezioni causate da batteri aerobi di origine prevalentemente intestinale. Ciò ha permesso la distinzione tra due patologie ben differenti e ha consentito di trovare terapie mirate a questo tipo di infezione, che prima veniva curata con farmaci efficaci sulla vaginosi (metronidazolo), ma inefficaci sui batteri aerobi. Le vaginiti aerobiche sono maggiormente responsabili di complicazioni in gravidanza a causa dell'infiammazione che provocano. Trattandole come vaginosi (e quindi non risolvendole) queste infezioni causavano parti pretermine e rotture delle membrane, nonostante la cura.
Purtroppo la nuova classificazione è molto recente e non è stata metabolizzata da tutti i medici. Pertanto ci si trova ancora di fronte ad infezioni vaginali da escherichia coli o enterococco trattate con inutile e dannoso metronidazolo.
La vaginite aerobica ha la stessa origine della vaginosi: l'alterazione della normale flora batterica vaginale con netta diminuzione dei lattobacilli, ma su questa base aumenta la proliferazione dei batteri anaerobi intestinali invece che quelli anaerobi vaginali. Ma perchè in alcune donne aumentano gli anaerobi (tutto sommato meno dannosi)i ed in altre aumentano i batteri intestinali aerobi? Ovviamente non si sa! Si ipotizza un possibile ruolo delle malattie intestinali (stipsi, colon irritabile, emorroidi, ecc) che incrementano la quantità di batteri patogeni intestinali, che più facilmente arriveranno ad invadere la vagina. Ma sicuramente questo rappresenta solo uno dei fattori scatenanti e non la causa principale.
è caratterizzata dalla presenza di leucociti e quindi da una franca infiammazione delle mucose con conseguente sintomatologia. Quindi, mentre la vaginosi è prevalentemente asintomatica, la vaginite aerobica provoca: bruciore, prurito, dispareunia, eritema delle mucose vulvo-vaginali talvolta con ulcerazioni, perdite giallastre maleodoranti, ma senza odore di pesce tipico della vaginosi.
Il ph risulta molto più elevato rispetto alla vaginosi e supera addirittura il 6. Nella maggior parte dei casi i batteri responsabili dell'infezione sono: Stafilococco Aureo, Enterococchi,
Streptococcus agalactiae. ed Escherichia Coli. A questi batteri è facile che se ne aggiungano altri responsabili di vaginosi o di malattie sessualmente trasmissibili (gradnerella, hpv, ecc), candida e trichomonas.
A proposito di escherichia coli Gianna Tempera (Dipartimento Scienze Microbiologiche e Ginecologiche, Univ. Catania) ha studiato il ruolo di questo batterio nelle infezioni vaginali. In base ai suoi studi risulta che esso è il responsabile della maggior parte delle vaginiti aerobiche e che per eradicare questa presenza sia necessaria non solo la terapia antibiotica (che preferisce locale in quanto ha meno effetti collaterali e non induce resistenze in altri organi), ma anche il ripristino della normale quantità di lattobacilli (applicandoli direttamente in vagina) e la ricostruzione dell'eventuale danno della mucosa vaginale attraverso l'uso topico di antiradicali liberi. Sempre secondo Tempera l'e. Coli vaginale, aumentato in caso di vaginite, sarebbe responsabile anche di altre patologie come la malattia infiammatoria pelvica in quanto questi batteri riuscirebbero a risalire dalla vagina all'utero, da qui alle tube e dalle tube a riversarsi nell'addome.
Il farmaco che pare avere maggior efficacia su questi batteri aerobi intestinali (e soprattutto verso l'escherichia coli) è la kanamicina somministrata per via vaginale. Questo antibiotico pare essere inefficace sui lattobacilli riducendo il rischio di recidive e di infezioni da candida.
L'amoxicillina sembra aumentare la colonizzazione vaginale da parte degli e. coli! (Herthelius et Al. 1989)
Fonte
Fino al 2002 le infezioni genitali venivano suddivise in 3 classi: malattie sessualmente trasmesse, vaginosi batteriche e vaginosi specifiche ( da candida o da trichomonas). Le infezioni causate da batteri aerobi, che rappresentano circa il 30% delle infezioni vaginali, erano classificate come “vaginosi aspecifiche” o come “flora intermedia”, “flora mista”, o ancora come “altre infezioni”, considerando queste infezioni una forma di passaggio tra la flora vaginale normale e la vaginosi, in base a lla vecchia classificazione di Gardner e Dukes in voga dal 1955 (!!).
Nel 2002 Donder introdusse una nuova classificazione che relegava il termine di vaginosi alle sole infezioni provocate da un aumento della flora batterica anaerobia ed introdusse il termine di vaginite aerobica inserendo in tale categoria tutte le infezioni causate da batteri aerobi di origine prevalentemente intestinale. Ciò ha permesso la distinzione tra due patologie ben differenti e ha consentito di trovare terapie mirate a questo tipo di infezione, che prima veniva curata con farmaci efficaci sulla vaginosi (metronidazolo), ma inefficaci sui batteri aerobi. Le vaginiti aerobiche sono maggiormente responsabili di complicazioni in gravidanza a causa dell'infiammazione che provocano. Trattandole come vaginosi (e quindi non risolvendole) queste infezioni causavano parti pretermine e rotture delle membrane, nonostante la cura.
Purtroppo la nuova classificazione è molto recente e non è stata metabolizzata da tutti i medici. Pertanto ci si trova ancora di fronte ad infezioni vaginali da escherichia coli o enterococco trattate con inutile e dannoso metronidazolo.
La vaginite aerobica ha la stessa origine della vaginosi: l'alterazione della normale flora batterica vaginale con netta diminuzione dei lattobacilli, ma su questa base aumenta la proliferazione dei batteri anaerobi intestinali invece che quelli anaerobi vaginali. Ma perchè in alcune donne aumentano gli anaerobi (tutto sommato meno dannosi)i ed in altre aumentano i batteri intestinali aerobi? Ovviamente non si sa! Si ipotizza un possibile ruolo delle malattie intestinali (stipsi, colon irritabile, emorroidi, ecc) che incrementano la quantità di batteri patogeni intestinali, che più facilmente arriveranno ad invadere la vagina. Ma sicuramente questo rappresenta solo uno dei fattori scatenanti e non la causa principale.
è caratterizzata dalla presenza di leucociti e quindi da una franca infiammazione delle mucose con conseguente sintomatologia. Quindi, mentre la vaginosi è prevalentemente asintomatica, la vaginite aerobica provoca: bruciore, prurito, dispareunia, eritema delle mucose vulvo-vaginali talvolta con ulcerazioni, perdite giallastre maleodoranti, ma senza odore di pesce tipico della vaginosi.
Il ph risulta molto più elevato rispetto alla vaginosi e supera addirittura il 6. Nella maggior parte dei casi i batteri responsabili dell'infezione sono: Stafilococco Aureo, Enterococchi,
Streptococcus agalactiae. ed Escherichia Coli. A questi batteri è facile che se ne aggiungano altri responsabili di vaginosi o di malattie sessualmente trasmissibili (gradnerella, hpv, ecc), candida e trichomonas.
A proposito di escherichia coli Gianna Tempera (Dipartimento Scienze Microbiologiche e Ginecologiche, Univ. Catania) ha studiato il ruolo di questo batterio nelle infezioni vaginali. In base ai suoi studi risulta che esso è il responsabile della maggior parte delle vaginiti aerobiche e che per eradicare questa presenza sia necessaria non solo la terapia antibiotica (che preferisce locale in quanto ha meno effetti collaterali e non induce resistenze in altri organi), ma anche il ripristino della normale quantità di lattobacilli (applicandoli direttamente in vagina) e la ricostruzione dell'eventuale danno della mucosa vaginale attraverso l'uso topico di antiradicali liberi. Sempre secondo Tempera l'e. Coli vaginale, aumentato in caso di vaginite, sarebbe responsabile anche di altre patologie come la malattia infiammatoria pelvica in quanto questi batteri riuscirebbero a risalire dalla vagina all'utero, da qui alle tube e dalle tube a riversarsi nell'addome.
Il farmaco che pare avere maggior efficacia su questi batteri aerobi intestinali (e soprattutto verso l'escherichia coli) è la kanamicina somministrata per via vaginale. Questo antibiotico pare essere inefficace sui lattobacilli riducendo il rischio di recidive e di infezioni da candida.
L'amoxicillina sembra aumentare la colonizzazione vaginale da parte degli e. coli! (Herthelius et Al. 1989)
Fonte
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Anche quest'anno non dimenticarti delle oltre 4 milioni di italiane che soffrono di vulvodinia!
Il tuo 5 per Mille per 1 donna su 7 Codice Fiscale 97 82 56 90 585
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Tutti i consigli vanno seguiti sotto la propria respons-abilità e valutati col proprio medico curante, al quale nessuno senza gli stessi titoli e autorizzazioni può legalmente ed eticamente sostituirsi.
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VULVODINIA.INFO ONLUS non è e non può essere ritenuto in alcun modo responsabile dei contenuti dei messaggi presenti nel Forum, scritti e inviati autonomamente dagli Utenti sotto loro piena e totale respons-abilità.
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VULVODINIA.INFO ONLUS si riserva la facoltà, a suo insindacabile giudizio, di eliminare/modificare dal Forum i post aventi contenuto illegittimo, illegale o comunque lesivo di altrui diritti e dei contenuti ritenuti non in linea con il Regolamento completo e aggiornato della comunità.
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Re: Vaginite aerobica • VULVODINIA.INFO
Dom 27 Feb 2011, 01:18
Naturalmente continuamo a sostenere che l'utilizzo in questi casi di qualsiasi antibiotico sia da bandire.
La prof.ssa Graziottin specifica molto bene:
Sì, purtroppo nel 33% delle donne può essere sufficiente un unico ciclo di cura antibiotica a scatenare una Candida molto aggressiva! Inoltre, il 28% delle giovani donne che in Italia si rivolgono agli ambulatori pubblici ospedalieri per una visita hanno un’infezione da Candida: questo dato dice bene la frequenza e l’importanza del problema. Ecco perché periodicamente lo riaffronto: ormai è un’emergenza anche in ginecologia!
La causa scatenante più frequente è costituita proprio dagli antibiotici, che triplicano il rischio di comparsa di Candida dopoun solo ciclo di 3 giorni di cura! Lo confermano non solo l’esperienza clinica ma anche rigorosi studi controllati, che dimostrano anche il rapporto diretto tra antibiotico, infezione da Candida e vestibolite vulvare. Quest’ultima è un’infiammazione della mucosa posto all’entrata della vagina (“vestibolo vaginale”) caratterizzata da bruciore, dolore ai rapporti, contrazione del muscolo che circonda la vagina, proliferazione delle fibre nervose del dolore e iperattività di una
cellula di difesa chiamata mastocita. Il 22% delle donne che hanno una vaginite da Candida svilupperanno una vestibolite vulvare: non è poco!
Tutto questo disastro per un po’ di antibiotici? Sì, perché gli antibiotici devastano l’importantissimo ecosistema intestinale e vaginale, favorendo l’emergere di ceppi patogeni e l’esplodere della Candida. Questo germe, normalmente presente in ognuno di noi in forma “dormiente”, chiamata “spora”, in presenza di fattori scatenanti, quali gli antibiotici, ma anche le diete ricche di lieviti e zuccheri del tipo glucosio, passa alla forma vegetativa, molto virulenta, chiamata “ifa”, da cui dipendono tutti i sintomi che la donna avverte.
Fonte - grassetto sottolineati e colore miei.
Cfr. Schema d'attacco per la Vulvodinia.
La prof.ssa Graziottin specifica molto bene:
Sì, purtroppo nel 33% delle donne può essere sufficiente un unico ciclo di cura antibiotica a scatenare una Candida molto aggressiva! Inoltre, il 28% delle giovani donne che in Italia si rivolgono agli ambulatori pubblici ospedalieri per una visita hanno un’infezione da Candida: questo dato dice bene la frequenza e l’importanza del problema. Ecco perché periodicamente lo riaffronto: ormai è un’emergenza anche in ginecologia!
La causa scatenante più frequente è costituita proprio dagli antibiotici, che triplicano il rischio di comparsa di Candida dopoun solo ciclo di 3 giorni di cura! Lo confermano non solo l’esperienza clinica ma anche rigorosi studi controllati, che dimostrano anche il rapporto diretto tra antibiotico, infezione da Candida e vestibolite vulvare. Quest’ultima è un’infiammazione della mucosa posto all’entrata della vagina (“vestibolo vaginale”) caratterizzata da bruciore, dolore ai rapporti, contrazione del muscolo che circonda la vagina, proliferazione delle fibre nervose del dolore e iperattività di una
cellula di difesa chiamata mastocita. Il 22% delle donne che hanno una vaginite da Candida svilupperanno una vestibolite vulvare: non è poco!
Tutto questo disastro per un po’ di antibiotici? Sì, perché gli antibiotici devastano l’importantissimo ecosistema intestinale e vaginale, favorendo l’emergere di ceppi patogeni e l’esplodere della Candida. Questo germe, normalmente presente in ognuno di noi in forma “dormiente”, chiamata “spora”, in presenza di fattori scatenanti, quali gli antibiotici, ma anche le diete ricche di lieviti e zuccheri del tipo glucosio, passa alla forma vegetativa, molto virulenta, chiamata “ifa”, da cui dipendono tutti i sintomi che la donna avverte.
Fonte - grassetto sottolineati e colore miei.
Cfr. Schema d'attacco per la Vulvodinia.
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LEUCORREA ABBONDANTE
Dom 11 Nov 2012, 21:53
Ciao a tutte,
dopo un tentativo di rapporto sessuale (su consiglio della gine), oltre al dolore/bruciore, dal giorno successivo sono comparse abbondanti perdite vaginali (tipo muco dei neonati per intenderci) volevo chiedere se qualcuna di voi ha avuto questo problema di perdite abbondanti e come lo ha risolto, ovviamente oltre ad essere disagevoli sono anche fastidiose da togliere in quanto la semplice carta igenica cosi' come i lavaggi mi disturbano l'area vaginale ipersensibile (specialmente nella parte sottoclitoridea) e inioltre provocano ulteriori irritazioni.
Domani ritirero' l'esito dei tamponi vaginali
Grazie
Simba
dopo un tentativo di rapporto sessuale (su consiglio della gine), oltre al dolore/bruciore, dal giorno successivo sono comparse abbondanti perdite vaginali (tipo muco dei neonati per intenderci) volevo chiedere se qualcuna di voi ha avuto questo problema di perdite abbondanti e come lo ha risolto, ovviamente oltre ad essere disagevoli sono anche fastidiose da togliere in quanto la semplice carta igenica cosi' come i lavaggi mi disturbano l'area vaginale ipersensibile (specialmente nella parte sottoclitoridea) e inioltre provocano ulteriori irritazioni.
Domani ritirero' l'esito dei tamponi vaginali
Grazie
Simba
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Re: Vaginite aerobica • VULVODINIA.INFO
Lun 12 Nov 2012, 00:23
Per la leucorrea --> cliccami
- alessia867
- Messaggi : 2
Iscritto il : 18.04.16
Anno di nascita : 1988
Provincia di residenza : napoli
Vaginite
Gio 28 Apr 2016, 23:04
Salve a tutte, ho 28 anni e da parecchi anni soffro di vaginiti recidivanti che sono sempre riuscita a risolvere con ovuli e lavande ma purtroppo sono diversi mesi che nonostante le cure locali ed antibiotiche non riesco a venire a capo ad un'infezione da enterococcus fecalis che mi porta bruciori e pruriti...tengo molto all'igiene e non ho rapporti sessuali non avendo un compagno...ho assunto ovuli di macmiror, deltavagin, meclon, eutylia e anche neofuradantin, ciproxin ed amoxicillina per via orale...ultimamente sto provando con i fermenti visto che i medicinali non mi hanno fatto l effetto sperato...sto assumendo il lenicand e localmente sto applicando lo yogurt per cercare di ripristinare le difese...qualcuno potrebbe darmi un consiglio su quale strada intraprendere? Quale sarebbero i fermenti più adatti e per quanto tempo potrei continuare ad assumerli? Grazie mille
- mimì89
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Iscritto il : 27.05.14
Anno di nascita : 1989
Provincia di residenza : Catania
Storia personale : http://www.vulvodiniapuntoinfo.com/t1659-la-storia-di-milena
Re: Vaginite aerobica • VULVODINIA.INFO
Sab 23 Giu 2018, 19:13
Salve a tutte! Spero di scrivere nel posto giusto. In seguito ad un aumento di persite vaginali, mi sono decisa a fare i tamponi completi. Oggi ho ritirato gli esiti ed è tutto negativo. È però presente qst dicitura: l esame eseguito su tereni selettivi ed elettivi ha evidenziato lo sviluppo di colonie di escherichia coli. La ginecologa sostiene che non c è infezione e non devo fare nulla e che le perdite sn dovute ad una piaghetta nel collo dell utero per la quale mi ha dato.degli ovuli per cicatrizzare. Voi che ne pensate?
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