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Dosaggi ormonali ❖ Vulvodinia.info
Dom 25 Mar 2012, 17:22
Dosaggi ormonali
I dosaggi ormonali consistono nel misurare la quantità di ormoni presenti nel sangue, per stabilire se le ghiandole che li producono (ipofisi, tiroide ecc.) funzionano bene o no. Tramite i dosaggi ormonali è quindi possibile individuare squilibri ormonali che possono causare infertilità
(v. Problemi ormonali).
I principali dosaggi ormonali femminili sono i seguenti:
I risultati dei dosaggi ormonali sono difficili da interpretare per vari motivi. In primo luogo esistono varie unità di misura non sempre facilmente convertibili una nell'altra. In secondo luogo il cosiddetto "valore di riferimento" o "valore normale" può variare da laboratorio a laboratorio, quindi un risultato che per un laboratorio è normale può non esserlo per un altro. Inoltre il valore normale consiste sempre in un range, cioè in una gamma di valori, dunque per capire se il proprio valore è "buono" bisogna sapere come interpretare il valore minimo, quello massimo e i valori intermedi (ad esempio per l'FSH femminile i laboratori danno di solito un range di 3-18, ma mentre 4 è ottimo 18 è pessimo). Infine bisogna tenere conto che il risultatato di un'analisi può variare per fattori esterni, ad esempio l'ora del giorno in cui è stato fatto il prelievo.
Dunque non bisogna mai interpretare il risultato di un dosaggio solo in base ai valori che il nostro laboratorio dà per normali e, più in generale, non bisogna mai basarsi sul risultato di un singolo dosaggio senza considerare il quadro generale, cosa che solo il medico può fare.
Con queste cautele, ecco comunque alcuni indirizzi dove trovare informazioni utili per decifrare le analisi:
I dosaggi ormonali consistono nel misurare la quantità di ormoni presenti nel sangue, per stabilire se le ghiandole che li producono (ipofisi, tiroide ecc.) funzionano bene o no. Tramite i dosaggi ormonali è quindi possibile individuare squilibri ormonali che possono causare infertilità
(v. Problemi ormonali).
I principali dosaggi ormonali femminili sono i seguenti:
Nome (v. il Glossario) | Alcune osservazioni |
FSH | Il dosaggio deve essere fatto al 3° giorno del ciclo o comunque tra 2° e 4° giorno. Un valore molto basso può indicare ipogonadismo centrale (v. L'ipogonadismo), un valore alto indica diminuzione della riserva ovarica (v. L'FSH alto). Ai fini della valutazione della riserva ovarica un valore inferiore a 6 è ottimo, un valore tra 6 e 9 è buono, un valore di 9-10 è discreto ma già superiore al normale, un valore tra 10 e 15 indica diminuzione della riserva ovarica, un valore superiore a 15 indica grave diminuzione della riserva ovarica. Normalmente il rapporto LH:FSH è 1:1 (cioè i due valori sono quasi uguali); un valore di LH più alto dell'FSH può indicare sindrome dell'ovaio policistico (v. L'ovaio policistico). |
LH | Normalmente il valore al 3° giorno del ciclo è quasi uguale a quello dell'FSH; un rapporto LH:FSH di 2-3:1 (cioè con l'LH doppio o triplo rispetto all'FSH) può indicare sindrome dell'ovaio policistico (v. L'ovaio policistico). L'LH aumenta in prossimità dell'ovulazione, e al momento del picco ovulatorio è in genere superiore a 20 mIU/ml (v. Il ciclo mestruale). |
Estradiolo (17-beta-estradiolo, E2) | Un valore alto (superiore a 80-100 pg/ml) al 3° giorno del ciclo può indicare la presenza di una cisti funzionale rimasta dal ciclo precedente (v. Le cisti ovariche) o una diminuzione della riserva ovarica. L'estradiolo aumenta di pari passo con lo sviluppo follicolare e raggiunge in genere almeno i 200 pg/ml per ciascun follicolo maturo. |
Prolattina | Un valore elevato può indicare la presenza di un adenoma ipofisario o la sindrome dell'ovaio policistico (v. L'iperprolattinemia). Il valore della prolattina è facilmente influenzato dall'emotività (può bastare lo "stress del prelievo" per farlo aumentare), dunque in genere si esegue un dosaggio seriale, con due o più prelievi di sangue a distanza di alcuni minuti. |
Progesterone | Il dosaggio si esegue al 21° giorno del ciclo o comunque 7 giorni dopo la presunta ovulazione. Un valore superiore a 5 ng/ml conferma che una qualche ovulazione c'è stata, ma è preferibile vedere un valore superiore a 10 ng/ml; valori inferiori sono ritenuti in genere insufficienti (v. L'insufficienza della fase luteale). Nella fase follicolare del ciclo i valori sono invece molto bassi, tra 0,2 e 1 ng/ml. |
TSH | Un valore alto indica ipotiroidismo; un valore basso indica ipertiroidismo. |
T3 e T4 | Nell'ipertiroidismo il T3 e il T4 sono alti mentre il TSH è basso; nell'ipotiroidismo il T3 e il T4 sono bassi mentre il TSH è alto. |
FT3 e FT4 | Sono la parte libera (pari allo 0,3% del totale) del T3 e del T4. |
Testosterone totale | Il testosterone è il principale ormone maschile, dunque nella donna i valori sono normalmente molto bassi (inferiori a 0,5 ng/ml); valori superiori a 1 ng/ml indicano iperandrogenismo. |
Testosterone libero | È la parte libera (pari all'1-2%) del testosterone totale. Nella donna i valori sono normalmente molto bassi e non dovrebbero superare i 3,6 pg/ml. |
Delta-4-androstenedione | È il principale ormone androgeno prodotto dalle ovaie, dunque un valore elevato indica iperandrogenismo di origine ovarica. |
DHEA-S | È un ormone androgeno prodotto dal surrene, dunque un valore elevato indica iperandrogenismo di origine surrenalica.. |
I risultati dei dosaggi ormonali sono difficili da interpretare per vari motivi. In primo luogo esistono varie unità di misura non sempre facilmente convertibili una nell'altra. In secondo luogo il cosiddetto "valore di riferimento" o "valore normale" può variare da laboratorio a laboratorio, quindi un risultato che per un laboratorio è normale può non esserlo per un altro. Inoltre il valore normale consiste sempre in un range, cioè in una gamma di valori, dunque per capire se il proprio valore è "buono" bisogna sapere come interpretare il valore minimo, quello massimo e i valori intermedi (ad esempio per l'FSH femminile i laboratori danno di solito un range di 3-18, ma mentre 4 è ottimo 18 è pessimo). Infine bisogna tenere conto che il risultatato di un'analisi può variare per fattori esterni, ad esempio l'ora del giorno in cui è stato fatto il prelievo.
Dunque non bisogna mai interpretare il risultato di un dosaggio solo in base ai valori che il nostro laboratorio dà per normali e, più in generale, non bisogna mai basarsi sul risultato di un singolo dosaggio senza considerare il quadro generale, cosa che solo il medico può fare.
Con queste cautele, ecco comunque alcuni indirizzi dove trovare informazioni utili per decifrare le analisi:
- http://fertilityplus.org/faq/hormoneleves.html#female: tabella con i valori di riferimento degli ormoni femminili;
- http://www.webhealthcenter.com/general/tp_hormo.htm: tabella con i valori di riferimento degli ormoni femminili e maschili;
- http://www.redilab.it/corniceria.htm: descrizione (in italiano) di quasi tutte le analisi del sangue, incluse quelle ormonali; non sono indicati i valori normali;
- http://www.medicine.uiowa.edu/Path_Handbook/index.html:
manuale di laboratorio che elenca tutte le analisi del sangue, con
l'indicazione dei valori di riferimento e la descrizione (in inglese) di
eventuali condizioni o farmaci che possono interferire con l'analisi.
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